“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Gruppo Unipol: smart working, gli accordi sottoscritti si rispettano

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Gruppo Unipol: smart working, gli accordi sottoscritti si rispettano

Ci corre l’obbligo di ribadire quanto sottoscritto anche dall’Azienda nel Protocollo d’intesa e, soprattutto, nell’allegato con le istruzioni operative: “Durante le giornate di Lavoro Agile la lavoratrice ed il lavoratore godranno degli stessi diritti e saranno soggetti agli stessi doveri inerenti il rapporto di lavoro, conservando il medesimo trattamento normativo ed economico derivante dall’applicazione del CCNL ANIA, del CIA Gruppo Unipol e degli accordi vigenti”. “In caso di mancato utilizzo delle giornate di Lavoro Agile nel mese, le stesse non potranno essere recuperate nei mesi successivi, ferma restando la possibilità di usufruirne anche cumulativamente nel mese di riferimento.”

Contrariamente a quanto espressamente pattuito, ieri sera ha iniziato a girare il testo di una “comunicazione riservata ai Responsabili di Risorse”, con la quale si specifica che:

  1. I giorni mensili dovranno essere ripartiti esclusivamente a settimana (uno o due giorni, a seconda dell’area di appartenenza);
  2. I giorni di lavoro agile non potranno essere adiacenti a giorni di ferie pianificati.

L’accordo prevede invece che i giorni prescelti vadano concordati con il proprio Responsabile, ma nulla più. Le limitazioni previste dalla suddetta comunicazione sono in contrasto con quanto pattuito e denotano un atteggiamento di chiusura del tutto incomprensibile. Una giornata di smart working è una normale giornata di lavoro che, come previsto dalla Legge, dai contratti e dall’Accordo sottoscritto con le scriventi Organizzazioni Sindacali, è soggetto allo stesso trattamento normativo delle giornate in presenza: non è una giornata di ferie, non è una giornata di malattia.

È semplicemente uno strumento alternativo (e moderno) di svolgimento della prestazione lavorativa, grazie al quale questo Gruppo ha continuato a macinare utili durante gli anni della Pandemia. È interesse di tutti, in primis dell’Azienda, far funzionare questo strumento, per continuare ad attrarre (e trattenere) nuovi talenti e per cercare di recuperare, in tutti gli altri, quel senso di appartenenza che ha fatto la
fortuna di questo Gruppo, messo a dura prova negli ultimi anni. Le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Unipol, insieme ai Sindacati che li rappresentano, hanno continuato a dimostrare in questi ultimi anni responsabilità, serietà e riconoscenza, ma anche molta pazienza, e non possono in alcun modo accettare che l’Azienda in cui hanno sempre creduto possa venir meno agli accordi presi: verrebbe meno la lealtà, la correttezza e la fiducia alla base di ogni rapporto di lavoro.

Per queste ragioni, tutte le Organizzazioni Sindacali del Gruppo Unipol chiedono l’immediata rettifica della succitata comunicazione e il ripristino della corretta applicazione degli accordi sottoscritti, per poter
continuare il proficuo dialogo degli ultimi mesi, che ha permesso il ripristino delle corrette relazioni sindacali e la sottoscrizione di importanti accordi.

Le Rappresentanze Sindacali del Gruppo Unipol
First/CISL Fisac/CGIL FNA SNFIA Uilca/UIL

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