Fiduciarie
Si è svolto il 25 ottobre il primo incontro congiunto con le direzioni HR di UBS e Credit Suisse alla presenza degli Amministratori Delegati di entrambe le società fiduciarie, inerente la fusione per incorporazione di Credit Suisse Servizi Fiduciari Srl in UBS Fiduciaria SpA, la cui efficacia è subordinata all’approvazione dei Regolatori e il cui effetto decorrerà presumibilmente dal 1° gennaio 2024.
La premessa aziendale ha evidenziato come le due Fiduciarie, pur effettuando la medesima attività di custodia e amministrazione titoli per conto terzi, offrano servizi differenti e pertanto la fusione agevolerà la massimizzazione delle energie e rafforzerà il posizionamento sul mercato. I dipendenti di CSSF proseguiranno il rapporto di lavoro in capo a UBSF senza soluzione di continuità, con mantenimento degli attuali inquadramenti, anzianità di servizio, nonché eventuali trattamenti economici individuali.
A fronte delle nostre richieste, UBS ha confermato che ai dipendenti di CSSF saranno applicate tutte le prerogative contrattuali aziendali quali, a titolo puramente esemplificativo e non esaustivo: buoni pasto a 8 euro, previdenza complementare (contributo aziendale al 4% RAL fermi restando i Fondi negoziali CS), lavoro agile (prevista la rinegoziazione dell’accordo pilota in scadenza al 31/12/23) e copertura sanitaria (in corso indagine di mercato per rinnovo polizza in scadenza al 31/12/23). L’azienda si è inoltre resa disponibile a valutare l’erogazione del Premio Aziendale contrattato anche in favore del personale incorporato (erogazione giugno 2024 riferito all’esercizio 2023, in caso di raggiungimento degli indicatori di bilancio).
Analogamente a quanto previsto in caso di nuove assunzioni, anche al personale incorporato verrà riconosciuto il cosiddetto “Benefit Flex” (pari al 5% della RAL a titolo di welfare). Saranno altresì applicate la polizza infortuni, la polizza temporanea caso morte, la polizza Long Term Care. Non è ancora chiarita la sede operativa di lavoro, anche se UBS sta conducendo uno studio di fattibilità finalizzato ad organizzare gli spazi in Via del Vecchio Politecnico, accorpando entrambe le strutture, al fine di facilitare il necessario scambio di competenze.
Non riteniamo sufficiente la generica intenzione dichiarata da UBS di voler adottare un modello organizzativo teso alla massimizzazione e alla valorizzazione delle risorse interessate dalla fusione, siano esse incorporate o incorporanti. Riteniamo invece che debba essere fatta fin da subito chiarezza circa gli esiti della fusione, con preciso riferimento alle ricadute sul personale. Al momento abbiamo ricevuto la garanzia della incorporazione di 12 risorse – nel frattempo diventate 11 per effetto di una dimissione – che continueranno a svolgere le medesime attività svolte sino ad ora. Nessuna risposta è stata data alla nostra richiesta di stabilizzazione della risorsa a tempo determinato.
Il prossimo 7 novembre è fissato un nuovo incontro. Vi terremo aggiornati.
