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Uilca Lazio: sicurezza sul lavoro, il protocollo con Banca del Fucino

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Uilca Lazio: sicurezza sul lavoro, il protocollo con Banca del Fucino

Cari Lavoratori, care Lavoratrici,
è stato siglato oggi il “Protocollo di Intesa per la concessione del credito e per la sicurezza dei cantieri edili” tra le rappresentanze sindacali della Cgil e della Uil (categoria bancari e confederazioni) e la Banca del Fucino. Si tratta di un protocollo innovativo e coraggioso che arriva a pochi giorni dall’ennesima strage sul lavoro avvenuta a Firenze e che rappresenta un prezioso contributo “di settore” per evitare che, mentre si ragiona su come regolamentare l’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi produttivi, centinaia di lavoratrici e lavoratori continuino a morire o a riportare infortuni gravi svolgendo il proprio lavoro.

Con la firma di questo protocollo la Banca del Fucino si impegna a concedere credito solo a imprese edili (in appalto esubappalto) che abbiano presentato la documentazione comprovante il pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro e delle norme di salute e sicurezza nei cantieri e che applichino il contratto nazionale Edili.

Auspichiamo che tale contributo possa estendersi ad altri istituti di credito, magari ampliando la platea anche alle imprese di altri settori, in modo che alle imprese non in regola venga negato l’accesso al credito. Il protocollo appena firmato rappresenta un esempio di come provare ad agire concretamente, senza continuare a versare lacrime ipocrite ad ogni nuova strage sul lavoro.

Dobbiamo purtroppo registrate che mentre le morti e gli infortuni sul lavoro continuano a salire dal governo arriva la totale indisponibilità a discutere delle proposte avanzate dai sindacati e si continuano a proporre misure come la “patente a crediti”, con contenuto diverso dalla patente a punti che era stata richiesta dalle Organizzazioni Sindacali, rispetto alla quale i segretari confederali Bombardieri e Landini hanno già espresso molte riserve, giudicandola una soluzione di facciata e di scarso impatto sul problema. Occorre il pieno coinvolgimento di tutte le categorie e di tutte e tutti, lavoratrici e lavoratori, perché le morti sul lavoro sono il risultato più grave della continua erosione dei salari e dei diritti.

Il valore di ogni persona e di ogni vita umana non può essere ridotto ad un numero o a un mero calcolo statistico, come purtroppo continua ad avvenire anche con le guerre sempre più numerose e feroci che stanno devastando il pianeta. Prendere coscienza di questo, ritrovare la solidarietà e il coraggio di lottare per l’altra/o, anche quella/o più diversa/o e più lontana/o, sarà la sfida che lavoratrici e lavoratori dovranno affrontare nei prossimi anni.

Comunicato Uil, Uilca, Cgil e Fisac Roma e Lazio

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