“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Uilca Calabria: anno nuovo problemi vecchi

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In data 09.01.2025 si è svolto l’incontro tra azienda (presente il GRU Calabria dir. Macrì, assente il dir. De Simone) e Organizzazioni Sindacali , richiesto da UILCA Cosenza ai sensi dell’’articolo 14 del CCNL che attribuisce alle Organizzazioni Sindacali la possibilità di dare luogo semestralmente ad incontri con la Banca, nel corso dei quali i rappresentanti sindacali prospettano i problemi relativi a carichi e ritmi di lavoro, agli organici, alle condizioni igienico-ambientali dove il lavoro si svolge ed alla tutela fisica delle lavoratrici e dei lavoratori, al fine di adottare i provvedimenti ritenuti idonei in relazione ai problemi evidenziati.

Il Sindacato continua ad esercitare questa prerogativa contrattualmente prevista allo scopo di instaurare un dialogo costruttivo con l’Azienda per tendere a migliorare le condizioni di lavoro sul nostro territorio che, a partire dai processi di riorganizzazione degli ultimi tre anni, sono decisamente peggiorate. Nel corso dell’incontro, infatti, le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato come permangono ancora problematiche, comuni anche agli altri territori della regione, in termini di:

➢ assenza di interventi strutturali tesi a risolvere definitivamente le problematiche di SSLL che caratterizzano troppe filiali (in cui i pochi interventi realizzati non sono risolutivi), ulteriormente aggravate dalla presenza, in tante filiali, di impianti di illuminazione fuori norma e di un solo bagno perdipiù condiviso tra lavoratrici, lavoratori e clientela. Vista l’insensibilità aziendale sul tema, verrà organizzato un incontro con il referente RLS per fare il punto della situazione alla luce anche delle visite effettuate, in modo da intraprendere le conseguenti iniziative;

➢ assenza di trasparenza che caratterizza alcune iniziative aziendali, come il programma “Accademia dei Talenti”;

➢ trasferimenti professionali e territoriali: la Direzione RU in precedenza ha avviato una serie di spostamenti che non tengono nella dovuta considerazione i percorsi professionali e gli inquadramenti (con modifica in peius dello jus variandi e delle categorie legali di appartenenza) e in assenza di comprovate esigenze tecnico-organizzative. Problemi creati nel tempo a cui ancora oggi l’azienda non fornisce soluzioni congruenti;

➢ processo di formazione inadeguato a supportare il personale oggetto di trasferimento professionale;

➢ pianta organica sottodimensionata in alcune filiali caratterizzate da carichi di lavoro eccessivi. L’incapacità dell’azienda di trovare soluzioni definitive condivise (anche facendo ricorso a nuove assunzioni e/o a incentivi alla mobilità) risulta estremamente discriminante in particolare per i dipendenti che da tanto tempo lavorano nelle filiali “periferiche” senza alcuna prospettiva di crescita professionale;

➢ conflitto d’interessi tra filiali e distretti SB: permane l’anomalia evidenziata nella riunione
sindacale di novembre con le DTR, DTIP e DTRU, derivante dalla mancata applicazione dei criteri
di instradamento previsti dalla normativa, che genera ripercussioni in termini di rischio di credito,
rapporti con la clientela e confusione.

A questi problemi irrisolti da troppo tempo si aggiunge l’atteggiamento della Direzione Territoriale Risorse Umane che, anche in occasione della semestrale del 9 u.s., si ostina a non consegnare i dati analitici su segmenti, portafogli e carichi di lavoro, nonostante gli stessi siano facilmente reperibili in quanto utilizzati dalla Banca per tarare budget e campagne commerciali assegnati periodicamente alle singole filiali. Il perpetrarsi di questa carenza, che non consente di verificare la congruità degli
organici ed il corretto dimensionamento delle filiali, depotenziando di fatto il citato art.14, risulta in
aperto contrasto con il libero esercizio dell’attività sindacale sul territorio, e crea gravi danni
non soltanto a carico dei lavoratori, ma della stessa Banca.

Chiediamo con fermezza che MPS cambi immediatamente atteggiamento e cominci a tenere nella giusta considerazione le esigenze dei lavoratori che negli ultimi anni, come sempre, hanno dimostrato spirito di squadra ed attaccamento alla propria Azienda, tamponando le carenze di una direzione poco accorta ed incapace di consentire da un lato uguale crescita professionale dei colleghi e, dall’altro, presenza sul territorio coerente con i principi di sviluppo sostenibile che la Banca si è data.

È ora di smetterla con questa politica aziendale che non ascolta i bisogni delle persone, che tende ad escludere anziché includere, che non offre pari opportunità a tutti. Le Lavoratrici ed i lavoratori del Monte dei Paschi di Siena meritano maggiore rispetto!

I Segretari RRSSAA di Banca MPS Cosenza – Lamezia Terme
FISAC CGIL – UILCA UIL

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