“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

Replica ad articolo di Startmag “Unicredit e Ubi banca, ecco i subbugli sindacali”

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Replica ad articolo di Startmag “Unicredit e Ubi banca, ecco i subbugli sindacali”

Venerdì 14 febbraio u.s., con una velocità da far invidia a qualsiasi centometrista, Start Magazine è uscito con un articolo a firma Gianluca Zappa, dal titolo “Unicredit e Ubi Banca i subbugli sindacali”.

Non sono abituato a commentare gli articoli, ma poiché vengo citato mi preme l’obbligo di fare alcune precisazioni.

Il passo “incriminato” è il seguente: “A fare il paio con il segretario First, ha pensato il segretario generale aggiunto della Uilca, Fulvio Furlan, anche lui, secondo indiscrezioni, molto disponibile al dialogo. Un gesto troppo distensivo che in qualche modo marca la distanza con l’esperienza del segretario generale della stessa Uilca, Massimo Masi. Il quale a giugno dovrebbe abbandonare la carica in anticipo per lasciare il posto proprio a Furlan. Tuttavia, in tanti, nel settore bancario, sperano che Masi ci ripensi e decida di terminare tutti i quattro anni di mandato.

Inizio dalla fine del periodo, cioè dal fatto che tanti nel settore bancario sperano in un mio ripensamento. E’ vero e lo confermo, commettendo un atto di supponenza, che molti mi hanno chiesto (anche pubblicamente) di rimanere fino a fine mandato (Congresso 2022), partendo da alcuni (non tutti) colleghi Segretari Generali delle altre Organizzazioni Sindacali, a importanti esponenti di ABI, Banche e Assicurazioni, a influenti Segretari della Uil e persino a molti rappresentanti del mio Sindacato.

Li ringrazio tutte e tutti singolarmente.

Ma la mia decisione è irrevocabile.

Per l’ennesima volta provo a spiegarne le ragioni:

  1.  nel Congresso di Milano del 2016 dissi che ero disponibile a rimanere fino alla conclusione del rinnovo del CCNL Credito. La più che soddisfacente (anzi il miglior contratto nazionale da me firmato) conclusione del Contratto rafforza questa mia decisione.
  2. oggi ho 67 anni (anche se non li dimostro, altro peccato di supponenza) e nel 2022 ne avrei 69, troppi per svolgere questa missione;
  3. sono pensionato “obbligato” dalla mia banca da 3 anni e mi sembra fin troppo lontano il tempo in cui ero “attivo”;
  4. sono abituato a mantenere le promesse (dote forse non di tutti i sindacalisti) e quindi intendo rispettare gli impegni presi con le mie Iscritte e i miei Iscritti, nonché con la mia famiglia, visto che, sono vent’anni che vivo tutta la settimana a Roma;
  5.  il mio mantra sindacale è sempre stato quello del rinnovamento, della parità fra i generi. Non è un caso che la Segreteria Nazionale Uilca, ha l’età media più bassa e più donne di tutte le altre Organizzazioni;
  6. ho sempre odiato quei sindacalisti che per un motivo, sempre diverso, non lasciavano i posti ai più giovani. Ed ora che tocca a me, non posso che fare un passo indietro;
  7. comunque non sparirò, in quanto rimarrò Presidente della Fondazione Elio Porino che si occuperà di studi e iniziative nel sistema bancario, assicurativo, della riscossione e delle autorità.
  8.  ho la massima fiducia nei componenti della Segreteria Nazionale Uilca e del mio successore Fulvio Furlan che indicherò al Consiglio Nazionale Uilca in una data che ancora deve essere stabilita, comunque entro la metà dell’anno in corso.

Ho scritto nel mese di gennaio una lettera a tutte le Iscritte e gli Iscritti affermando che sarei stato Segretario Generale della Uilca fino all’ultimo giorno non concedendo spazi a nessuno.

Ecco perché, e vengo alla seconda risposta all’articolo di Startmag, il pensiero della Uilca sulla trattativa in UniCredit è nota, è mia, e la sintetizzo in questi pochi punti:

1) il Piano Industriale di UniCredit è contrario a quanto stabilito dal recente CCNL Credito;

2) non ho fiducia nell’AD Mustier;

3) non capisco quale politica industriale voglia applicare UniCredit;

4) la contrarietà mia e quella della Uil al Piano Industriale UniCredit è totale (leggerete e vedrete nei prossimi giorni iniziative mediatiche con la Confederazione Uil);

5) siamo disponibili a una trattativa che sia scevra dalle imposizioni aziendali e siamo ancora del parere che la lettera di avvio della trattativa sia sbagliata nei termini e nei contenuti;

6) difenderemo a tutti i costi sia le esigenze di quelle Lavoratrici e Lavoratori che vorrebbero uscire dalla Banca perché non si ritrovano più nel modello operativo e organizzativo di UniCredit, ma nel contempo faremo una strenua battaglia sulle nuove assunzioni che non dovranno essere inferiori al 50% delle uscite. Siamo contrari alla politica di desertificazione con la chiusura immotivata delle filiali.

Non mi sembra che il comunicato stampa di Fulvio Furlan, emesso dopo il primo (ripeto primo) incontro sia diverso dalle linee che ho voluto impostare da Segretario Generale a questa importante trattativa.

Per trasparenza e correttezza riporto il comunicato stampa:

Comunicato Stampa

del segretario generale aggiunto Uilca Fulvio Furlan

Piano d’Impresa del Gruppo UniCredit, NO a imposizioni aziendali

Nell’incontro di avvio della procedura sulle ricadute del Piano d’Impresa del Gruppo Unicredit, svoltosi nella giornata di oggi a Roma, abbiamo manifestato la nostra ferma contrarietà per il tono, i termini e le soluzioni prospettate nella lettera inviataci dall’Azienda nella giornata di lunedì 10 dicembre.

In tale ambito abbiamo ribadito la nostra determinazione ad affrontare la trattativa su tutti i temi e sulle conseguenti implicazioni del Piano d’Impresa, respingendo una impostazione che prefigura misure penalizzanti per le lavoratrici e i lavoratori e rischia di svilire il confronto e le positive relazioni sindacali che caratterizzano il settore.

Ribadiamo che è necessario limitare in modo significativo gli impatti sull’occupazione, prevedere assunzioni stabili di giovani, affrontare il tema delle chiusure delle filiali, favorendo il continuo presidio dei territori, dare garanzie certe per chi dovesse lasciare l’Azienda e prospettive, tutele e valorizzazione a chi rimarrà in servizio.

Verificheremo l’effettivo superamento delle rigidità legali e tecniche della comunicazione aziendale, che può favorire l’avvio della trattativa su un piano virtuoso e consentire di trovare soluzioni condivise.

La trattativa riprenderà martedì 25 febbraio a Milano.

          Roma, 14 febbraio 2020

Il segretario generale aggiunto Uilca

Fulvio Furlan

Credo che ogni altro commento sia superfluo.

  Il Segretario Generale

Massimo Masi

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