Ieri mattina, 28 novembre 2022, le rappresentanze sindacali aziendali (RSA) di Cattolica unitamente ai Coordinamenti Sindacali di Gruppo Generali hanno incontrato le Relazioni Sindacali di Gruppo al fine di avere maggiori dettagli e chiarimenti in merito alla prossima costituzione di 3 unità organizzative all’interno di Cattolica Services (CS) definite Service JV ICCREA, Service JV BBPM e Service sinistri TUA che prevedono l’inserimento rispettivamente di 25, 55 e 45 tra colleghe e colleghi. Considerato che allo stato attuale le attività a supporto di BCC, VERA e TUA non vengono svolte in CS (ed in Cattolica) da risorse alle stesse esclusivamente dedicate, il sindacato ha specificatamente richiesto di condividere i criteri di selezione con cui verranno inserite le lavoratrici e i lavoratori nelle predette aree e le sottese logiche che ne giustifichino un così elevato numero di dipendenti.
Il sindacato ha chiaramente rappresentato all’azienda il timore diffuso tra i colleghi/e di vedere in questo
modo il proprio futuro legato indissolubilmente al destino delle joint venture (JV) bancassicurative – in merito alle quali l’azienda ha confermato di avere assunto la decisione di non partecipare alle gare in corso, e che quindi sono destinate a passare ai soggetti che le vinceranno – o, di TUA assicurazioni il cui modello di business, secondo quanto riporta l’azienda, non sarebbe integrabile nel modello di Gruppo Generali. L’azienda non ha nascosto che esiste un problema importante di potenziali eccedenze, legate al venire meno di una strategia di business avviata dall’ex Gruppo Cattolica, ma ha precisato di non avere alcuna finalità di identificazione di “pacchetti” di persone pronti a seguire le JV bancarie né che vi sia alcun dossier aperto né ipotesi di vendita di TUA Assicurazioni.
Qualora i soggetti che dovessero aggiudicarsi le gare attivassero i contratti di service con Cattolica, (ipotizzabili in 18 mesi per BBPM e 12 per ICCREA), a giudizio dell’azienda si potrà diluire ulteriormente il problema dell’eccedenze nel tempo. Il Gruppo ha comunque rassicurato sulla propria intenzione di improntare tutte le proprie scelte organizzative anche all’obiettivo del mantenimento dell’occupazione. Il sindacato ha sottolineato come il Fondo di Solidarietà – che ad oggi ha raccolto 590 adesioni ‐ e le reinternalizzazioni di attività siano gli unici strumenti che sono stati congiuntamente individuati come soluzioni ad eventuali problematiche di natura occupazionale.
Comunichiamo inoltre che l’azienda ha inviato alle RSA e alle segreterie nazionali la comunicazione di legge del progetto di fusione per incorporazione di Cattolica Services in Generali Business Solutions con effetto dal 1° gennaio 2023. Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali chiederanno l’avvio del confronto sindacale volto alla definizione di un accordo in cui vedere tutelati i legittimi interessi ed aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, con particolare attenzione al mantenimento della contrattazione integrativa e delle condizioni economiche in essere.
FIRST CISL FISAC CGIL FNA SNFIA UILCA
Coordinamenti nazionali Gruppo Cattolica e Gruppo Generali