“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Gruppo Generali: accordi su tutele occupazionali e fondo di solidarietà

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Nella serata di lunedì 15 dicembre sono stati siglati gli accordi relativi alle tutele occupazionali e al fondo di solidarietà.

L’accordo sulle tutele occupazionali rappresenta da molti anni la base delle relazioni industriali nel nostro gruppo e garantisce le lavoratrici ed i lavoratori definendo il quadro complessivo delle tutele occupazionali del Gruppo Generali, i criteri di mobilità, ricollocazione e riqualificazione, gli assetti organizzativi e territoriali dei poli, le politiche di formazione, gestione delle competenze e relazioni sindacali.

Il rinnovo di questo accordo fino al 31 dicembre 2027 rappresenta un risultato di grande valore in relazione al prossimo piano industriale, confermando integralmente le tutele e aggiornandole al contesto attuale (intelligenza artificiale (AI), digitalizzazione, riorganizzazioni Genertel, scadenza joint venture, operazione Cronos). L’accordo estende inoltre il perimetro delle sedi di polo, includendo anche Napoli e Firenze, riconosciute come piazze di rilievo sotto il profilo occupazionale e pertanto tutelate al pari delle sedi direzionali.

In sintesi, questo rinnovo conferma la necessità di perseguire il massimo sviluppo del Gruppo tutelando l’occupazione e mantenendo l’equilibrio tra poli e la corretta distribuzione delle assunzioni, anche in termini di genere, ricorrendo prioritariamente alla stabilizzazione dei contratti a termine e all’internalizzazione di attività nel caso di squilibri rilevanti.

L’accordo sul Fondo di solidarietà rinnova la consolidata procedura di accompagnamento all’esodo per il personale del Gruppo che ha garantito negli ultimi anni un buon ricambio generazionale e assunzioni sempre superiori al criterio stabilito dall’accordo stesso.

In considerazione dello slittamento delle finestre di accesso determinato dalla manovra finanziaria attualmente in fase di definizione, il nuovo accordo prevede un canale prioritario di accesso al Fondo per le persone che avevano aderito al precedente accordo ma che, per effetto delle modifiche legislative, ne erano rimaste escluse. Tale previsione garantisce l’uscita dall’azienda secondo i tempi e le modalità stabilite dalla nuova normativa vigente, senza incidere sul numero complessivo dei nuovi esodi il cui tetto massimo è fissato a 474 unità.

A ulteriore tutela, viene inserita anche una clausola di garanzia (articolo 5) finalizzata a governare eventuali casi di variazioni normative sopravvenute nel periodo di vigenza del fondo. Possono accedere al nuovo fondo tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende del Gruppo comprese nell’accordo che matureranno i requisiti pensionistici (anticipato, comprensivo della relativa finestra trimestrale, o di vecchiaia) entro il 1° gennaio 2033 e che aderiranno entro il 31 dicembre 2026.

È bene precisare che l’accesso al fondo, come stabilito dalle attuali normative INPS, è previsto per tutti gli appartenenti al cosiddetto regime “misto” mentre per i cosiddetti “contributivi puri” è limitato esclusivamente a coloro che posseggono i requisiti per l’ottenimento della pensione di vecchiaia.

Viene aggiunta una percentuale del 3% sulle assunzioni garantite a fronte degli esodi, riservata a donne vittime di violenza, norma che si inserisce nel più ampio contesto di tutela e contrasto alle violenze di genere già in atto nel Gruppo Generali. Dal punto di vista economico è stata modificata la tabella degli incentivi all’esodo migliorando le percentuali di calcolo per chi avrà una pensione più penalizzata rispetto all’attuale retribuzione. Sono naturalmente confermate tutte le coperture assicurative, sanitarie e previdenziali previste nei precedenti fondi.

Da ultimo, queste intese rafforzano le relazioni industriali all’interno del Gruppo, nel solco di una tradizione consolidata che pone questi accordi tra i migliori nel settore, garantendo una tranquillità occupazionale alle colleghe e ai colleghi e fornendo l’adeguato ricambio generazionale richiesto dal sindacato.

FIRST/CISL FISAC/CGIL FNA SNFIA UILCA
Coordinamenti nazionali Rappresentanze Sindacali Gruppo Generali

All’interno del file pdf è disponibile anche il verbale di accordo

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