Un invito a BPER a essere “inclusiva” non solo a parole ma anche nei fatti NESSUNO IN CARIGE DOVRÀ ESSERE PENALIZZATO.
Purtroppo il progetto di banca perseguito da BPER va in una direzione che ci convince poco, in quanto l’abbandono del territorio a favore della banca digitale comporta rischi sociali notevoli, con una desertificazione bancaria nelle aree più problematiche del Paese, e, in prospettiva, ricadute negative sul piano occupazionale Inoltre, al di là della trattativa che prosegue troppo a rilento, da queste prime battute ci pare che la tanto conclamata inclusività sia uno specchietto per le allodole, mentre nel concreto prevale un atteggiamento tipicamente padronale che lascia ben poco spazio alle colleghe e ai colleghi vessati, anche in questo periodo di transizione, da impossibili e inutili pressioni commerciali, il tutto aggravato dalla spada di Damocle dei trasferimenti che causa un’angoscia generalizzata fra i dipendenti. Nella trattativa, come Uilca non arretreremo di un millimetro su istituti contrattuali consolidati in Carige ( quota Fondo Pensione, mobilità territoriale e professionale, condizioni su c/c, mutui, specialprestiti dei dipendenti e dei pensionati). Nessuno deve pagare per colpe ed errori che non ha commesso. Sappiamo che BPER è forte di una collaudata prassi di integrazione di altri gruppi bancari, ma questo non significa che tutti casi debbano essere eguali e che non venga considerata la specificità del Gruppo Carige. Concludiamo invitando tutte le iscritte e gli iscritti a segnalarci comportamenti anomali, in modo da poter intervenire con tempestività nelle sedi più opportune.
COORDINAMENTO NAZIONALE GRUPPO BANCA CARIGE
