Il Gruppo Bper non è stato in grado di rispettare la scadenza, contrattualmente prevista, del 20 dicembre per accreditare le tredicesime mensilità sui conti correnti dei dipendenti. Peraltro in Bper questa data coincide tradizionalmente con l’erogazione dello stipendio di dicembre. L’accaduto è di una gravità inaudita, e si ripete per il secondo anno consecutivo! Non è accettabile una così scarsa attenzione verso le lavoratrici e i lavoratori della BPER: la tredicesima mensilità deve essere erogata nei tempi prestabiliti e laddove ci fossero state delle difficoltà, le OO.SS. avrebbero dovuto essere avvisate immediatamente, e con loro i dipendenti. Solo a seguito delle forti e immediate proteste dei Sindacati, l’Azienda ha assunto la determinazione di pubblicare una notizia su Blink e accolto la richiesta sindacale di procedere con un accredito di un congruo anticipo in attesa che Bper Banca sia in grado di accreditare regolarmente le competenze di Dicembre, promesso per oggi entro la mattinata.
Ma il mancato accredito, non è che la miccia che dà fuoco alle polveri di una situazione da tempo esplosiva che si assomma ai quotidiani problemi, malfunzionamenti, criticità organizzative e soprattutto, l’inadeguatezza degli organici che denunciamo da tempo immemorabile!
Quello che avrebbe l’ambizione di essere il terzo gruppo bancario italiano somiglia in realtà di più ad una “piccola banca di paese dei tempi che furono”, dove le cose si fanno con pressapochismo e senza un minimo di organizzazione o di pianificazione: l’unico campo nel quale Bper risulta essere efficientissima è quello della produzione di indebite e costanti pressioni commerciali : la campagna “Sprint di fine Anno” è l’ennesima, conclusiva offesa alla dignità e alla professionalità dei dipendenti del Gruppo!
Abbiamo, all’annuncio e nel corso dei mesi, denunciato la scelta intempestiva di cambiare gli orari di sportello in Bper Banca con la conseguente sovrapposizione di attività importanti e delicate. L’azienda non può imporre il rispetto di determinate tempistiche collegate alla chiusura al pubblico, esporre i colleghi a rischi in ambito sicurezza, sovrapporre circolari e disposizioni che si stratificano e talvolta si contraddicono tra loro, e poi lasciare che i singoli lavoratori debbano gestire la rabbia dei clienti insoddisfatti ed esasperati dalle inefficienze organizzative della banca, delle quali gli stessi colleghi sono le prime vittime.
In questi mesi tutta una serie di procedure sono state affrontate tra Organizzazioni Sindacali e Azienda addivenendo anche ad importanti accordi per la tutela delle colleghe e dei colleghi coinvolti nelle operazioni straordinarie previste dal nuovo Piano Industriale. Non possiamo però nel frattempo più tollerare che l’azienda, in tutt’altre faccende affaccendata, non trovi il tempo e la maniera per risolvere la miriade di questioni mai affrontate o ancora irrisolte e che sta minando nel profondo la possibilità delle lavoratrici e dei lavoratori di svolgere adeguatamente e in sicurezza i loro compiti quotidiani.
Così non si può più andare avanti, il Gruppo non può concentrare le proprie energie soltanto nella crescita dimensionale e nella massimizzazione dei risultati per gli azionisti.
E’ arrivato, ed è improrogabile, il momento di mettere mano all’ insostenibile problema degli organici, all’irrisolta questione delle sempre più inopportune pressioni commerciali, alla scandalosa gestione degli impianti mal funzionanti in estate come in inverno e delle pulizie dei locali che costringono le colleghe e i colleghi a lavorare in luoghi gelidi d’inverno, torridi d’estate e sempre immancabilmente e indecentemente sporchi. Il sostegno dei lavoratori in una azienda di servizi è strategico e funzionale al conseguimento dei risultati aziendali, tanto quanto lo è la manutenzione degli impianti in un’azienda manifatturiera. Il nostro motore sono i lavoratori e l’olio è finito! Le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Bper non possono e non vogliono più aspettare!
Segreterie di Coordinamento Sindacale del GRUPPO BPER
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
