“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Gruppo Banco Bpm: il welfare infinito

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Gruppo Banco Bpm: il welfare infinito

Riprendiamo l’argomento welfare aziendale dopo la pausa delle festività natalizie. Questo è un argomento molto delicato in BancoBpm, tanto delicato che molti dei dati “sensibili” che lo compongono non sono mai stati portati, per scelta aziendale, al tavolo di trattativa.

Sembra un’assurdità ma purtroppo è proprio così: siamo stati costretti a ricostruire “il puzzle delle iniquità”, basandoci sui bilanci delle Legal Entity che compongono il mondo welfare assistenza (Caspop,Fiam,Fas e Cma) e il mondo welfare previdenza (fondo ex Banco e fondo ex Bpm).

Così facendo abbiamo scoperto molte cose che quest’azienda, sin dalla fusione dei due Gruppi – sette anni fa – il 1° gennaio 2017, ha sempre tenuto ben nascoste. Abbiamo scoperto, ad esempio, che nell’assistenza la polizza sanitaria per una parte dei dirigenti del Gruppo viene pagata dall’Azienda e che quest’ultima versa annualmente alla Cma una percentuale del 2,60% della Ral ai pensionati soci dell’ex mondo Bpm (oltre 1.050 euro medi pro capite).

Abbiamo inoltre riscontrato che il contributo annuale versato agli attivi è ricompreso tra una forbice di 255 euro in forma assicurativa e 1.018 euro pro capite in forma diretta, con una piramide di “assurdità variabili” in base alla banca di provenienza. Eccone, per essere estremamente chiari, uno spaccato (dati 31.12.2021)

Se passiamo alla previdenza, dove pure qui non si scherza, i due fondi esistenti hanno
contribuzioni diversificate (dati 31.12.2022):

E tutto questo non è che la punta dell’iceberg!!!
Negli anni sono stati stipulati diversi accordi che sottolineavano la necessità di avviare un processo di armonizzazione del welfare, il primo già nel 2017, al fine di affrontare le evidenti iniquità. L’Azienda non solo non fornisce la documentazione necessaria ad una valutazione ma continua a negare un confronto degno di questo nome.

Ogni fusione nel mondo bancario è da sempre ed inizialmente portatrice di diversità che vengono risolte con le armonizzazioni, pensare di avere ancora una situazione come la nostra dopo sette anni è semplicemente inconcepibile! Per facilitare questa operazione le OO.SS hanno proposto di lasciare inalterate le attuali Legal Entity e di procedere gradualmente all’armonizzazione delle contribuzioni. La trattativa avrebbe dovuto svolgersi unitamente alla definizione del premio aziendale 2023.

L’Azienda ha condiviso questo percorso ma, così come per il premio aziendale, non ha ancora formulato una proposta economica. Evidentemente, nel terzo Gruppo bancario italiano non si dà peso alle relazioni
sindacali, ma chi le gestisce dovrebbe tenere presente che tutte le scelte aziendali, compreso il piano industriale, richiedono solide relazioni industriali. La discussione sul piano industriale potrebbe quindi presentare sfide considerevoli.

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FABI – FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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