“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Gruppo Banco Bpm: ferie, lavorare per vivere o vivere per lavorare?

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Gruppo Banco Bpm: ferie, lavorare per vivere o vivere per lavorare?

Ferie annuali e programmazione. Ogni anno è sempre peggio!
Venerdì scorso, infatti, l’Azienda ha pubblicato la consueta Circolare comunicando modalità e tempistiche di programmazione delle Ferie 2024 e, un minuto dopo, sono iniziati i problemi causati dalla cronica mancanza di personale e da parecchie ed inspiegabili rigidità manageriali.

Giova allora ricordare, sul piano del diritto, che il nostro contratto nazionale non obbliga la pianificazione delle giornate di ex festività (salvo casi particolari) e dà una indicazione vincolante solo per la fruizione di un periodo di assenza di 15 giorni di calendario. Tutto il resto delle indicazioni fornite (o dispoticamente imposte calandole dall’alto) sono frutto di sbandierate esigenze operative spesso giustificate dal fatto che gli organigrammi di uffici ed agenzie sono sempre più risicati o addirittura sotto organico, piuttosto che dall’esigenza di non perdere il passo della produzione commerciale.

Non possiamo poi non criticare il poco tempo lasciato ai colleghi per pianificare la fruizione: un difficile equilibrismo tra necessità familiari, incroci con gli altri colleghi con i quali si lavora e indicazioni a volte eccessivamente restrittive dei responsabili. Avere più tempo a disposizione aiuterebbe ad affrontare questo argomento con maggior tranquillità e con minor tensione e sarebbe certamente auspicabile.

Infine, sul piano della morale, spiace rilevare come anche in questo aspetto della vita lavorativa i dipendenti di Banco BPM vengano considerati numeri e pedine necessarie solo per garantire profitto e servizio, poco importa se a scapito della loro salute e del loro equilibrio psicofisico. Lavoriamo per vivere e non viviamo per lavorare.

Tutti i lavoratori del Gruppo, in quanto persone, hanno il diritto programmare e trascorrere il tempo delle vacanze e dello svago con la propria famiglia e seguendo i propri interessi. Un generico divieto, espresso a qualsiasi livello, di prendere più di due settimane di ferie nel periodo estivo non ha nessun fondamento normativo, non sta scritto da nessuna parte. L’unico criterio che deve essere valutato, in questo senso, è che gli organici della filiale in quei periodi siano sufficienti e non si accavallino le ferie di troppe persone.

Tutto questo non va nella direzione di mettere i lavoratori al centro del progetto, e si scontra con l’esigenza di garantire a tutte le persone che lavorano per questa Azienda un giusto equilibrio tra tempi di vita e di lavoro.

La vita è una e tutti meritiamo di trascorrerla, certo compatibilmente con le esigenze lavorative e le necessità di un’Azienda che ha una missione commerciale, con le persone che amiamo.

PERCHÉ SI LAVORA PER VIVERE E NON SI VIVE PER LAVORARE!

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FABI FIRST CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN

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