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Furlan su Banca d’Italia: sistema bancario centrale per lo sviluppo del Paese

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Furlan su Banca d’Italia: sistema bancario centrale per lo sviluppo del Paese

Fondamentali formazione e contrattazione collettiva permanente

“Concordiamo su diverse valutazioni esposte oggi nelle Considerazioni finali dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che ringraziamo per lo spirito di servizio e la qualità del lavoro con cui ha ricoperto il ruolo così autorevole che si appresta a lasciare. In linea generale condividiamo il valore della cooperazione internazionale come fattore che ha migliorato e potrà migliorare il benessere economico e sociale delle persone e consentire di affrontare le sfide dovute al cambiamento climatico, alla transazione digitale e ai flussi migratori”, così Fulvio Furlan, segretario generale Uilca. “Per favorire questi processi va riconosciuta la centralità del sistema economico finanziario e in particolare di quello bancario che deve svolgere in pieno il proprio ruolo, anche sociale, per favorire lo sviluppo del Paese, sostenere famiglie ed essere di supporto alle imprese, soprattutto quelle interessate da futuri profondi cambiamenti, come quelle energivore. Per questo servirà personale sempre più professionalizzato e in grado di svolgere nuovi mestieri all’interno della categoria, garantendo formazione costante e una gestione dei processi, anche di riorganizzazione del lavoro, attraverso una contrattazione collettiva permanente a ogni livello”.

Il sistema bancario in Europa e in Italia si sta dimostrando solido”, continua Furlan,“ con crescita della redditività e stabilità degli Npl, anche se bisogna monitorare un possibile peggioramento del credito e nuove perdite sui crediti. Per questo crediamo sia il caso di valutare garanzie pubbliche a copertura delle erogazioni di credito a tutela di persone e imprese di fronte all’aumento delle criticità su mutui e finanziamenti, che potrebbero intensificarsi con nuovi aumenti dei tassi d’interesse da parte della Bce. La crescita della produttività e della redditività delle banche dimostra che ci sono comunque le condizioni per un aumento salariale in linea con le richieste avanzate nella Piattaforma per il rinnovo del Contratto del Credito, anche perché non si è verificata la temuta rincorsa tra prezzi e salari”.

Altri temi di attenzione sono stati la dimensione delle imprese e l’evasione fiscale, nell’ottica di agevolare lo sviluppo e favorire l’occupazione e la giustizia sociale. “Le riforme fiscali devono basarsi sulla progressività delle aliquote fiscali e adeguarsi alla capacità contributiva, recuperando risorse da extra profitti di carattere speculativo o finanziario, fuori da logiche industriali, nella consapevolezza che non sono strutturali”, conclude il segretario generale Uilca Fulvio Furlan. “Serve infine una determinata lotta all’evasione fiscale e azioni per la crescita dell’occupazione stabile, contrastando il precariato e favorendo l’ingresso di donne e giovani nel mercato del lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno, il cui sviluppo è fondamentale per la crescita di tutto il Paese. Il sistema bancario deve fare la sua parte e crediamo sia da recuperare, all’interno di un settore con più poli, l’idea di costituire una Banca per il Sud”.

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