BdM Banca: i fatti parlano

C’è chi crede che un articolo di giornale, prodotto su commissione, possa essere più vero della realtà: numeri, fatti raccontati in modo parziale possono sembrare plausibili, ma spesso la verità è altra. Di certo, in casi come quello di recente apparso su alcune testate giornalistiche, qualcuno risparmia la fatica di scrivere in proprio, mutuando artefatta autorevolezza. Ma stiamo ai fatti: l’accordo sul premio aziendale, per completezza di visione e informazione, deve riportare anche questa tabella:

*al netto di decurtazione 4% e Irpef (considerando un’aliquota media del 28,70%
** l’accordo sul premio aziendale ha consentito di ampliare notevolmente la gamma dei servizi welfare, che così com’è stata ridisegnata, raggiunge tutte le platee di colleghi, garantendo il soddisfacimento di ogni possibile bisogno (dal rimborso delle utenze all’emissione di buoni spesa e carburante, al rimborso di spese scolastiche e spese mediche, etc.)

È utile evidenziare che il welfare, per come è stato ridisegnato su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali (che hanno creduto nella bontà di un Accordo), attribuisce di fatto la possibilità di rimborso in busta paga esentasse alla quasi totalità dei Colleghi. In mancanza di accordo sindacale i Colleghi non interessati alla scarna gamma precedente di servizi offerti dal welfare aziendale, avrebbero avuto quale unica chance la scelta della componente monetaria in busta paga, con un sacrificio di oltre il 50%.

Una scelta scellerata di non giungere alla condivisione di un accordo con l’Azienda, avrebbe avuto, quindi, come unico risultato, quello di mettere le mani nelle tasche delle Lavoratrici e dei Lavoratori, negando loro un riconoscimento dignitoso, per giunta differenziato tra i colleghi e non uguale per tutte e tutti. Per coerenza qualche detrattore quel premio forse dovrebbe rifiutarlo…

Segreterie OdC
FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
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