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Antiriciclaggio e Autonomi: flash news, n.8 – ottobre 2022

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Antiriciclaggio e Autonomi: flash news, n.8 – ottobre 2022

Autonomi: indennità una tantum

Il DL aiuti ha introdotto un’indennità una tantum volta a contrastare l’aumento dei prezzi in tutti i settori della vita quotidiana.

I Requisiti per accedervi sono: reddito 2021 non superiore a 35.000 euro; iscrizione alle gestioni previdenziali dell’INPS o agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza alla data del 18 maggio 2022; partita IVA e attività lavorativa avviata alla data del 18 maggio 2022; aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, entro il 18 maggio 2022, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020; non aver fruito del bonus in qualità di lavoratore dipendente.

Come va richiesta?

Attraverso un’istanza all’Inps o agli enti di previdenza a cui vige l’obbligo di iscrizione con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali. All’istanza va allegata la copia del documento di identità e del codice fiscale del soggetto richiedente e occorrerà indicare l’Iban su cui verrà accreditato il bonus una tantum. Si potrà richiedere anche l’ulteriore indennità di 150 euro di cui al DL 144/2022, apponendo un flag nel caso si sia rispettato il riferimento reddituale di 20.000 euro.

Inoltre, l’indennità non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali ai sensi del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi):

  • non è cedibile
  • non è sequestrabile
  • non è pignorabile

L’antiriciclaggio nelle PA poche segnalazioni

Dai dati della Relazione annuale dell’Uif (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) sulle segnalazioni della pubblica amministrazione in tema Aml (Anti Money Laundering) emerge un dato poco soddisfacente. Le 422 segnalazioni prodotte in 15 anni dal sistema pubblico sono un contributo ancora esiguo, nonostante la concentrazione di tre quarti degli alert negli ultimi cinque anni. Nella relazione si legge che nel 2020 le segnalazioni sono state 47 mentre nel 2021, 128. Un dato che desta preoccupazione rispetto agli altri operatori, soprattutto in un periodo come quello della pandemia, dove il controllo sui finanziamenti pubblici (vedi Pnrr) dovrebbe essere più stringente. Desta anche preoccupazione la lentezza con cui arrivano le segnalazioni, nonché il numero insoddisfacente delle amministrazioni iscritte al portale Infostat-Uif finalizzato alle segnalazioni Aml, dove la maggior parte delle comunicazioni arrivano da enti nazionali e da società a partecipazione regionale, originate da attività di controllo sull’erogazione di fondi o finanziamenti pubblici.

A cura di Gianfranco De Gasperis, coordinatore del Dipartimento Antiriciclaggio Uilca

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Antiriciclaggio e Autonomi: flash news, n.8 – ottobre 2022