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AdER: NO a una nuova riforma organizzativa del sistema nazionale della riscossione

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AdER: NO a una nuova riforma organizzativa del sistema nazionale della riscossione

Le Segreterie Nazionali del settore della riscossione

Le Organizzazioni Sindacali FABI, FIRST, FISAC, UILCA e UNISIN, in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori del Settore della riscossione dei tributi, ritengono opportuno esporre le proprie riflessioni e proposte nel merito della riforma del sistema di riscossione nazionale contenuta nel DDl di delega fiscale.

La riscossione rappresenta l’anello terminale della filiera fiscale, quello sul quale si ripercuotono le criticità e le disfunzioni dell’intero sistema ed è stata oggetto di numerose riforme con l’obiettivo di renderla più efficiente, ma al tempo stesso anche più vicina alle esigenze dei contribuenti. L’ultima riforma, introdotta con la legge 225/2016, ha portato alla creazione di Agenzia delle Entrate – Riscossione disponendo che, a decorrere dal 1 luglio 2017, l’esercizio delle funzioni relative alla riscossione nazionale fosse attribuito all’Agenzia delle entrate e svolto dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, ente pubblico economico con autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione, sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il modello organizzativo adottato dal nuovo ente AdER è stato realizzato secondo principi e criteri di efficienza gestionale, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa.

È stata in tal modo attuata la migliore sintesi tra l’esigenza di portare sotto l’ombrello pubblico la funzione della riscossione allineando l’Italia ai maggiori Paesi europei, in coerenza con le raccomandazioni contenute nei rapporti dell’OCSE e del FMI, e quella di conservare la flessibilità organizzativa ed operativa di tipo privatistico del soggetto che esercita tale attività, l’Ente pubblico economico, strumentale dell’Agenzia delle entrate.

Tale processo è stato successivamente completato con la legge di bilancio 2022, che ha operato una profonda modifica nella governance dell’Agenzia delle entrate – Riscossione, conferendo all’Agenzia delle entrate, titolare della funzione di riscossione, l’attività di indirizzo operativo, di monitoraggio e di controllo delle attività di AdER e prevedendo la possibilità di sviluppare maggiori sinergie tra le due strutture, attuando nei fatti il superamento del sistema duale.

La legge 234/2021 ha inoltre modificato il sistema di remunerazione dell’Ente eliminando il meccanismo dell’aggio ed introducendo un Fondo di dotazione, con oneri a carico del bilancio dello Stato, per la copertura dei costi di funzionamento del servizio nazionale di riscossione erogato per il tramite dell’Agenzia delle entrate. Questa rilevante riforma non è stata tuttavia accompagnata dai necessari interventi normativi per rendere l’azione della riscossione più efficace e tempestiva, meno onerosa, più vicina ai cittadini, soprattutto nei confronti dei contribuenti in grave difficoltà economica, maggiormente incisiva verso i cittadini evasori e contenuta nella richiesta di adempimenti a carico dei contribuenti.

Inoltre, seppur sia stato riportato in mano pubblica l’esercizio della riscossione ed il rapporto tra titolare del credito e Agente della riscossione abbia come attori due soggetti che sono a tutti gli effetti pubblici, non è stato modificato un sistema di regole basato sulla divisione tra soggetto pubblico, titolare del credito e soggetto privato incaricato della riscossione. Da ciò consegue che gli strumenti a disposizione del sistema nazionale della riscossione continuano ad essere inadeguati.

Nel documento di seguito il testo completo.

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