La settimana scorsa L’Azienda ci ha illustrato la strategia di adozione dell’Intelligenza artificiale nel Gruppo Unipol, con un preciso sistema di governance ed in coerenza con principi e linee guida dell’AI Act; tali linee strategiche vengono attuate lungo tre direttrici: produttività, eccellenza tecnica, efficacia commerciale. L’obiettivo dichiarato è quello di migliorare processi operativi, analisi dei dati e supporto alla rete agenziale.
Tra novembre–dicembre 2025 partirà una campagna informativa e un pilota sullo strumento aziendale (UniGPT?), che coinvolgerà un numero contenuto di colleghe e colleghi, fino a circa 400 persone.
A partire dalla prima parte del 2026 è pianificata l’estensione all’intera popolazione con comunicazione, formazione e supporto dei Digital Champions (ambasciatori digitali).
Il percorso prevede:
- AI Awareness (consapevolezza AI) – pillole digitali di 45’: cos’è l’AI, esempi pratici, miti/limiti, ruolo umano e supervisione.
 
- AI Literacy (alfabetizzazione AI) – moduli brevi 10’+10’+20’+15’: livelli di rischio, governance aziendale, ruoli/responsabilità, pratiche vietate e linee guida per l’uso responsabile. I contenuti sul tool UniGPT saranno inizialmente in videoconferenza e poi in pillole.
 
Lo strumento offrirà funzioni simili a ChatGPT per testi, sintesi e verbali, ricerca su knowledge base/WEB (base di conoscenza/web), chat con documenti e analisi meeting; il lancio è previsto tra gennaio–febbraio 2026 con campagna di comunicazione e formazione dedicata.
Accogliamo positivamente un primo utilizzo dell’AI esclusivamente come supporto al lavoro umano. Al tempo stesso, non ci sfugge che nel medio periodo gli impatti su organizzazione, mansioni e professionalità saranno sicuramente notevolmente diversi. Per questo, abbiamo espresso le nostre preoccupazioni e la necessità di tutelare le persone oggi e, soprattutto, domani, promuovendo crescita professionale, riqualificazione e accrescimento delle competenze, in coerenza con i principi di supervisione umana, trasparenza, equità, privacy e
monitoraggio continuo dichiarati nelle policy e nella governance illustrate.
Da parte nostra chiediamo:
- Tavolo di monitoraggio del pilota e dell’estensione 2026, con condivisione periodica di obiettivi, tempistiche e ricadute sul lavoro (in coerenza con il modello di governance e i presìdi interni indicati).
 
- Tutele occupazionali e crescita professionale: percorsi di riqualificazione prima di ogni impatto organizzativo; centralità del presidio umano nelle decisioni e, sopra ogni cosa, solide garanzie sul futuro professionale di tutte le persone presenti in Azienda.
 
- Uso responsabile: applicazione rigorosa delle linee guida su sicurezza, trasparenza, equità/non discriminazione, privacy.
 
Condividiamo l’idea di diffusione graduale e alfabetizzazione capillare di un fenomeno che al momento sembra inarrestabile: proprio per questo riteniamo assolutamente necessario anticipare gli scenari, evitando “brutte sorprese” o accordi presi sotto la minaccia di evoluzioni più aggressive.
L’innovazione deve procedere con – e non contro – le persone, ponendo i diritti e le tutele al centro della discussione.
Rappresentanze Sindacali Aziendali Gruppo Unipol
First-Cisl Fisac-Cgil Fna Snfia Uilca-Uil