“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Uilca Gruppo Banco Bpm: noi siamo pronti al confronto e voi?

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Nei giorni scorsi abbiamo diffuso alcuni comunicati sindacali nei quali sono state fotografate, con estrema chiarezza e trasparenza, le situazioni oggi presenti all’interno del nostro gruppo relativamente alle contribuzioni aziendali in materia di assistenza sanitaria e di previdenza complementare.

Anche ai meno attenti, pensiamo possano balzare subito all’occhio le ancora “incomprensibili” iniquità esistenti tra colleghi che lavorano nella stessa azienda dopo quasi sette anni dall’ultima fusione societaria. Si passa infatti, per l’assistenza sanitaria integrativa, dai 417 euro di contributo annuo medio (in forma assicurativa) agli oltre 1.024 euro, con il minimo di 255 euro per chi proviene dalla ex Banca Popolare di Novara.

Non solo, questo gruppo si permette di elargire SOLO ad una parte di pensionati Inps (quelli provenienti dall’ex Banca popolare di Milano – 4567 ex colleghi) un contributo medio annuo di oltre 1.056 euro, per un totale di ca. 5/mil. Nella previdenza integrativa si passa dal 2,30% (ex mondo Bpm) al 3,25% annuo (ex mondo Banco). Una vera giungla, alla quale si aggiungono una miriade di casistiche differenziate che generano costi diversi in base alle forme di appartenenza, sia nella previdenza che nell’assistenza.

In questa situazione, unica nelle sue iniquità, nel panorama creditizio dei grandi gruppi, si innestano, ancora una volta, tutte le contraddizioni e le incapacità di un gruppo che persiste nell’ignorare una realtà non più praticabile e tollerabile. Come si può continuare ad accettare che risultati eclatanti ottenuti da tutto il personale, quindi da un bilancio societario DI TUTTI, giustifichino ancora figli e figliastri. Noi non ci siamo inventati questi numeri, abbiamo solo analizzato i bilanci che sono alla portata di tutti.

Sono mesi che invitiamo questa banca ad un confronto serio e costruttivo per ricercare INSIEME le soluzioni più giuste, unitamente alla discussione sul VAP (premio aziendale 2024). Ad oggi non abbiamo ricevuto una sola risposta, ma solo tentativi di depistaggio su tematiche prive di sostanza e palesemente strumentali, aventi il solo scopo di NON affrontare il problema. Basta dunque a risposte prive di contenuti, ad infantilismi al limite del ridicolo, non ci sono più giustificazioni che possano ancora contemperare bilanci stratosferici e piagnistei fuori luogo.

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FABI – FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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