- Al termine di un dialogo serrato, nel quale È stata ricordata la necessità che non siano i lavoratori a pagare per vicende che non possono in alcun modo essere a loro ascritte, l’azienda ha accettato: di aprire il tavolo sulle politiche commerciali, di revocare la disdetta della Contrattazione Integrativa Aziendale, di non dar luogo a trasferimenti massivi fino alla determinazione di un accordo sull’argomento, di non modificare il costo del lavoro unitario in via strutturale, di proseguire la procedura in corso sul Piano Industriale, inoltre ha preso l’impegno, per quanto riguarda le c.d. “cessioni di ramo d’azienda”, a trattare esclusivamente con aziende che garantiscano il mantenimento del contratto del credito e il mantenimento della sede di lavoro.
- PerchÈ niente sciopero
Comunicati FABI FIRST/CISL UILCA UNISIN